L’universo elegante
Genere: Scienza
Autore: Brian Green
Edizioni: Einaudi Tascabili
Pagine: 395
A lettura ultimata ho pensato che il titolo del libro non rendesse giustizia ai contenuti. Sono molti di più e più profondi. L’autore comincia il racconto con la scienza conosciuta a cavallo del 1900, con alcuni capitoli dedicati alla meccanica quantistica e alla relatività. Grazie ad eleganti metafore riesce a illustrare queste due grandi teorie che avevano un solo problema: erano incongruenti, ovvero prevedevano effetti in contrasto l’una con l’altra. Da qui in poi l’autore si dedica alla teoria che sembra poterle unificarle: la teoria delle stringhe. Dopo qualche titubante inizio, dopo essere stata scartata e poi ripresa, la teoria delle stringhe è oggi lo strumento (incompiuto) più avanzato che hanno gli scienziati per descrivere sia le particelle più minute sia tutto l’universo. L’autore, che è protagonista nella ricerca, unisce chiarezza ed eleganza per raccontarci una storia molto complessa caratterizzata da oggetti infinitamente piccoli, capaci di vibrare in uno spazio a più dimensioni che possono descrivere sia l’elettrone, la forza elettromagnetica e noi stessi ma anche la forza gravità.
Personalmente ho trovato il libro ben scritto e ricco di contenuti, anche se il lettore deve possedere delle conoscenze di base di fisica e matematica. L’autore non riporta incomprensibili formule matematiche ma lo scenario che si presenta è totalmente diverso da quello in cui siamo abituati a vivere, spazi multidimensionali e oggetti vibranti, possono spaventare il lettore inesperto.