Entro una grandiosa architettura rinascimentale, che si ispira al progetto di Bramante per il rinnovamento della basilica paleocristiana di S. Pietro, si muovono i più celebri filosofi dell’antichità. Alcuni dei quali sono facilmente riconoscibili: al centro Platone, che punta con un dito verso l’alto e tiene in mano il suo libro Timeo, fiancheggiato da Aristotele con l’Etica.
Pitagora è invece raffigurato in primo piano intento a spiegare sul libro il Diatesseron; sdraiato sulle scale con la scodella è Diogene, mentre appoggiato ad un blocco di marmo, intento a scrivere su un foglio, è il filosofo pessimista Eraclito, che ha i tratti di Michelangelo, impegnato quest’ultimo in quegli anni a dipingere la vicina Cappella Sistina. Sulla destra sono visibili Euclide, che insegna geometria agli allievi, Zoroastro con il globo celeste, Tolomeo con quello terrestre, e infine, all’estrema destra, nel personaggio con il berretto nero è l’autoritratto di Raffaello.